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Unabhängiger Sound. Seit 1986.
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426: THE MAYFIELD. The Mayfield

Intakt Recording #426 / 2024

Willi Bopp: Sound Design
Camille Émaille: Percussion
Gianni Gebbia: Saxophones
Heiner Goebbels: Prepared Grand Piano
Cécile Lartigau: Ondes Martenot
Nicolas Perrin: Guitar, Electronics


Ursprünglicher Preis CHF 12.00 - Ursprünglicher Preis CHF 30.00
Ursprünglicher Preis
CHF 30.00
CHF 12.00 - CHF 30.00
Aktueller Preis CHF 30.00
Format: Compact Disc
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Die Instrumentalisten von The Mayfield schufen gemeinsam die Musik zu der gross angelegten Performance Everything that happened and would happen von Heiner Goebbels: Ein Musiktheaterstück über Europa als historische und aktuelle "Baustelle". Die Band ist nach dem Mayfield-Depot benannt, einem riesigen stillgelegten Bahnhof in Manchester, in dem sie geprobt, das Stück erarbeitet haben und das die Ästhetik der Musik inspiriert hat. Die Instrumentierung besticht durch die Koexistenz von akustischen und elektronischen Quellen und reicht von der Perkussion als frühester und universeller Quelle des musikalischen Ausdrucks über Vogelstimmen, Saxofon und präpariertem Flügel bis hin zu Ondes Martenot, einem der ersten elektronischen Instrumente. Eine spezielle E-Gitarre, die mit digitalen Sensoren ausgestattet ist, stellt eine Verbindung zwischen diesen verschiedenen Klangwelten her: Mayfields Musik ist eine Klanglandschaft zwischen kontrolliertem Rauschen und "musique concrête instrumentale". Im Pariser Aufnahmestudio La Muse en Circuit, das Luc Ferrari 1982 speziell für elektroakustische Musik gegründet hatte, nahmen die Musiker*innen 95 improvisierte Stücke auf. Willi Bopp, der seit 35 Jahren eng mit Goebbels zusammenarbeitet, erstellte daraufhin eine Collage aus diesen Stücken, die dann zu der nahtlosen Auswahl der 16 Stücke auf diesem bemerkenswerten Album zusammengefügt wurden. „Die freie Improvisation des Kollektivs ist atemberaubend, eine flüssige Form der elektroakustischen Musik von ungewöhnlicher Körperlichkeit, Tiefe und Dynamik, die wie kaum etwas anderes im Bereich der zeitgenössischen experimentellen Musik klingt“, schreibt Peter Margasak in den Liner Notes.

Album Credits

Cover art: René Liebert
Graphic design: Jonas Schoder
Liner notes: Peter Margasak
Photos: Massimo Golfieri, Heinrich Brinkmöller-Becker (C. Émaille)

Music by Willi Bopp, Camille Émaille, Gianni Gebbia, Heiner Goebbels, Cécile Lartigau, Nicolas Perrin. Recorded during a residence at «La Muse en Circuit» Paris, January 2022, by Willi Bopp. Mixed in April and May 2024 by Willi Bopp. Mastered on May 23, 2024, at Control Room Berlin, by Martin Ruch. Cover art: René Liebert. Graphic design: Jonas Schoder. Liner notes: Peter Margasak. Photos: Massimo Golfieri, Heinrich Brinkmöller-Becker (C. Émaille). Produced by The Mayfield and Intakt Records. Published by Intakt Records.

Customer Reviews

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Reviews in Other Languages

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Gennaro Fucile
Musica Jazz

Compositore e autore/regista di un originale teatro musicale, Goebbels vanta una corrispondenza indubbia tra la pratica sonora e la messa in scena, poiché tanto nella prima impiega generi musicali eterogenei, jazz, musica classica, pop, rock, fino a includere suoni e rumori urbani e della natura, tanto nella seconda si rifa a diverse culture visuali per una regia che adopera i media più disparati. Non fece eccezione lo spettacolo provato/creato nel 2018 al Mayfield Depot, la storica stazione ferroviaria di Manchester oggi in disuso. Intitolato «Everything That Happened And Would Happen», lo spettacolo si avvaleva oltre ai musicisti di dodici ballerini/performer e ripercorreva un secolo di storia europea avvalendosi di una molteplicità di soluzioni sceniche e di un commento sonoro altrettanto composito. I musicisti coinvolti nell'occasione hanno dato seguito a quell'esperienza di creazione collettiva ritrovandosi sotto il nome The Mayfield, formazione tuttora in attività, a registrare uno sciame di improvvisazioni, ben novantacinque, passate al setaccio successivamente da Willi Bopp, la cui frequentazione con Goebbels è ormai ultratrentennale (altrettanto dicasi per Gianni Gebbia), che ne ha selezionate e cucite assieme sedici, restituite in forma di un continuum sonoro rigoglioso, fluido, talora denso talaltra sminuzzato. Un'occasione per Goebbels di tornare nei territori dell'improvvisazione, ampiamente esplorati dalla metà degli anni Settanta fino ai all'inizio dei Novanta in duo con Alfred Harth e con i Cassiber, pratica poi appunto ai ruoli di compositore e direttore di opere e radiodrammi. A riassumere il risultato in una formula, la definizione più adeguata è senza dubbio quella di musica elettroacustica improvvisata, ma a onor del vero in questo modo non si restituisce del tutto la ricchezza dell'intero lavoro, la stratificazione dei suoni, l'interazione tra tutti, l'armonia dell'azione collettiva, il senso di sorpresa che sopraggiunge a ogni svolta impressa dai singoli, l'energia che si mantiene costante e infine il senso di benefico smarrimento che l'ascolto produce. Inutile qui indicare una tranche piuttosto che un'altra dal momento che ciascuna al suo interno evolve come un organismo vivente, modificando lo stato iniziale con percussioni (incluso il piano preparato di Goebbels) che irrompono e si ritirano a più riprese, sassofoni che si fanno largo dal nulla, fibrillazioni elettroniche sottese un po' ovunque e mille interzazioni. Cosicché uno sviluppo così concepito modifica anche le preferenze all'ascolto che si modificano a loro volta in quello successivo. Va sottolineato che se Goebbels e Gebbia si disimpegnano agilmente in virtù di esperienza e comunanza solida, i giovani partner paiono altrettanto navigati, mai smarriti nel flusso sonoro che scaturisce anche dal loro agire. Un collettivo da ammirare ancor di più in concerto e una prossima tappa italiana, dopo una capatina ad Angelica nel 2020, è dunque più che augurabile.

G
Gennaro Fucile
Musica Jazz

Compositore e autore/regista di un originale teatro musicale, Goebbels vanta una corrispondenza indubbia tra la pratica sonora e la messa in scena, poiché tanto nella prima impiega generi musicali eterogenei, jazz, musica classica, pop, rock, fino a includere suoni e rumori urbani e della natura, tanto nella seconda si rifa a diverse culture visuali per una regia che adopera i media più disparati. Non fece eccezione lo spettacolo provato/creato nel 2018 al Mayfield Depot, la storica stazione ferroviaria di Manchester oggi in disuso. Intitolato «Everything That Happened And Would Happen», lo spettacolo si avvaleva oltre ai musicisti di dodici ballerini/performer e ripercorreva un secolo di storia europea avvalendosi di una molteplicità di soluzioni sceniche e di un commento sonoro altrettanto composito. I musicisti coinvolti nell'occasione hanno dato seguito a quell'esperienza di creazione collettiva ritrovandosi sotto il nome The Mayfield, formazione tuttora in attività, a registrare uno sciame di improvvisazioni, ben novantacinque, passate al setaccio successivamente da Willi Bopp, la cui frequentazione con Goebbels è ormai ultratrentennale (altrettanto dicasi per Gianni Gebbia), che ne ha selezionate e cucite assieme sedici, restituite in forma di un continuum sonoro rigoglioso, fluido, talora denso talaltra sminuzzato. Un'occasione per Goebbels di tornare nei territori dell'improvvisazione, ampiamente esplorati dalla metà degli anni Settanta fino ai all'inizio dei Novanta in duo con Alfred Harth e con i Cassiber, pratica poi appunto ai ruoli di compositore e direttore di opere e radiodrammi. A riassumere il risultato in una formula, la definizione più adeguata è senza dubbio quella di musica elettroacustica improvvisata, ma a onor del vero in questo modo non si restituisce del tutto la ricchezza dell'intero lavoro, la stratificazione dei suoni, l'interazione tra tutti, l'armonia dell'azione collettiva, il senso di sorpresa che sopraggiunge a ogni svolta impressa dai singoli, l'energia che si mantiene costante e infine il senso di benefico smarrimento che l'ascolto produce. Inutile qui indicare una tranche piuttosto che un'altra dal momento che ciascuna al suo interno evolve come un organismo vivente, modificando lo stato iniziale con percussioni (incluso il piano preparato di Goebbels) che irrompono e si ritirano a più riprese, sassofoni che si fanno largo dal nulla, fibrillazioni elettroniche sottese un po' ovunque e mille interzazioni. Cosicché uno sviluppo così concepito modifica anche le preferenze all'ascolto che si modificano a loro volta in quello successivo. Va sottolineato che se Goebbels e Gebbia si disimpegnano agilmente in virtù di esperienza e comunanza solida, i giovani partner paiono altrettanto navigati, mai smarriti nel flusso sonoro che scaturisce anche dal loro agire. Un collettivo da ammirare ancor di più in concerto e una prossima tappa italiana, dopo una capatina ad Angelica nel 2020, è dunque più che augurabile.

R
Robin Arends
Jazzism Holland

The Mayfield is de naam van het leegstaande treinstation in Manchester waar componist en pianist Heiner Goebbels in 2018 het concept voor zijn multimediawerk Everything That Happend And Would Happen collega's zoals Paolo Fresu, Clark Terry, James Moody en Lee Konitz. Zijn melancholische en bedachtzame spel heeft al vele harten veroverd. Lundgren gaat met de Braziliaanse gitarist Yamandu Costa een bijzonder muzikaal avontuur aan. De twee ontmoetten elkaar voor het eerst in 2019 in het Zweedse Malmö, ze stonden in februari '23 voor het eerst samen op het podium en een jaar later doken ze de studio in. Op Inner Spirits horen we veertien vooral eigen passievolle composities. De duende is duidelijk hoorbaar in de aan voornoemde trompettist Fresu gewijde stemmige, smartvolle ode. Luister naar de oorstrelende ballade Nina en je bent getuige van de innige samenwerking tussen twee fijnbesnaarde gelijkgestemden.